Bar Chiosco dell'Abbazia di Acqualagna (PU)
Per chi come me, proviene dall'alto Tirreno, uno degli ingressi per entrare nelle Marche è la zona del Monte Catria, fra Gubbio e Fano. Tappa obbligatoria per i buongustai è sicuramente Acqualagna, famosa per i suoi tartufi. Non ci sono solo quelli, ma c'è anche il paesaggio intorno che è davvero suggestivo, come la Gola del Furlo formata dal Fiume Candigliano.
Poco prima di entrare nella Gola, sempre lungo la via Flaminia, si deve fare una sosta alla Abbazia di San Vincenzo, pieve romanica costruita nel 1042 e che tuttora al suo interno, mantiene integro tutto il suo fascino.
Intorno ad essa è stato creato uno splendido parco che costeggia il fiume Candigliano, intelligente esempio di come si dovrebbero tenere tutti i fiumi.
Accanto alla chiesa si trova il Chiosco, un bar che oramai è aperto da diversi anni e che durante la bella stagione lavora a tempo pieno (dalle 7 di mattina alle 2 di notte) per tutti coloro che transitano dalla vecchia Flaminia. E' una vera area di sosta, altro che quelle sulle autostrade, qui uno si rigenera sotto le piante, nel pratino accanto al fiume.
In questa oasi di pace, si possono assaporare soprattutto piadine, in diverse tipologie. Io ho scelto una con salsiccia e verdure, mentre chi era con me ne ha presa una con speck scamorza e verdure. La piadina in se era molto buona, ben eseguita e non molto unta ma neanche asciutta. Ottima la cottura. La salsiccia che avevo io, era molto saporita e giustamente le verdure sono state lasciate neutre di sapore.
Le proposte non si limitano solo alle piadine, ci sono anche i panini o qualche fritto come le olive all'ascolana. Da bere ci sono le classiche scelte da bar. Non male il caffè. Come prezzi, le piadine costano dai 4 ai 6 euro, rapporto qualità prezzo davvero buono.
La gestione del bar ha anche un b&b accanto al chiosco. E' una dimora storica, ristrutturata con gusto. Mentre il bar è aperto dal marzo a settembre, questa dimora è attiva fino a Natale. Il prezzo della camera doppia è di 100 euro, stagione unica.
Via Flaminia località Furlo - Abbazia di San Vincenzo
ACQUALAGNA (PU)
Tel. +39 334 8144997
Per il b&b c'è anche il sito:
http://www.lalocandadellabbazia.it/
Di quale tipo era la piadina con o senza strutto? con o senza lievito? cottura su marmo come la tradizione vuole?
RispondiEliminaMauro
PS scusa se ti subisso di domande
Ciao Mauro, nessun disturbo :-)
RispondiEliminaLa piadina era con strutto (con buona pace dei vegetariani) e senza lievito. Per la cottura non ti so rispondere perché non sono stato lì a guardare :-(
adesso si cuoce anche sul marmo?
RispondiEliminaFonte Slow Food: "Se una volta la piadina si cucinava esclusivamente sul testo di terra refrattaria scaldato sulle braci, oggi si cuoce soprattutto sulla piastra di metallo e le piadaiole specialiste si sono sostituite alle casalinghe, ma la tradizione viene rispettata."
EliminaAnche a me il marmo non torna.
in effetti io ho sempre visto piastre generalmente in ghisa...sul marmo è una novità per me. Questi qui del bar non so, non ci ho fatto caso.
RispondiEliminaScusate, ho scritto marmo, ma pensavo alla terra refrattaria.
RispondiEliminaMauro
Restando in tema di piadina, qualcuno di voi ha mai provato a farla in casa? mi è venuta l'idea ultimamente, l'impasto, non essendo un lievitato dovrebbe essere semplice, o sbaglio? per la cottura una piastra in ghisa od una padella tonda con un bel fondo
RispondiEliminaIn casa mia di solito la fa mia nonna, io non ho mai provato. Ha testato varie ricette, se vuoi te le giro ;) la cuoce su un testo che presi io anni fa a Cattolica, il risultato è sempre stato molto soddisfacente :)
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