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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

Alsazia - Secondo Giorno

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Sarà stato il braccino corto o il fatto che rimango pur sempre uno studente/lavoratore, ma non me la sono sentita di spendere 12,50 euro a testa per la colazione in hotel cosi abbiamo cercato una pasticceria per "cappuccino" e tortina. Recuperate le forze per affrontare la mattinata, ci siamo recati a Ribeauvillé dove avevamo appuntamento con il responsabile delle cantine Trimbach   per una degustazione illustrativa.  Situate proprio vicino al centro del paese, queste cantine rappresentano la storia del vino alsaziano, una grande maison familiare. Estrema professionalità innanzitutto ed un marchio di fabbrica nel bicchiere facilmente riconoscibile anche da chi, come me, di questo mondo ha molto da imparare.

Alsazia - Primo Giorno

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Per quale motivo ci si rechi in Alsazia non è dato sapersi. Sarà per i colori cangianti delle tipiche case dei piccoli borghi, per il profumo di mosto che pervade i vicoli, per le centinaia di cantine che offrono vini di eccellenza o sarà per la tosta cucina dalla vena cruccheggiante? Semplicemente è per la magia che si crea in queste terre, percorrere la strada del vino ti catapulta in un mondo incantato, dove i fiori vivono in simbiosi con l'uomo, dove le cicogne nidificano sui tetti delle case e delle chiese, dove ad ogni angolo ti fermeresti ad assaggiare qualcosa, vuoi a qualche bancarella, vuoi al mercato, vuoi nei negozietti di dolciumi, insomma mi sa che in un'altra vita ero un vigneron alsacien.

Locanda del Prete di Saragano

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Ci sono storie che vale proprio la pena raccontare, sia perchè rimarranno scritte nero su bianco e potranno essere rivissute mentalmente, sia perchè chi ti sta di fianco le vive appieno con te e lo capisci semplicemente dal suo sguardo, sia perchè l'ospite ha fatto di tutto per farti trascorrere momenti unici. I protagonisti di questa storia sono tutte persone trasportate dalla passione: Alice ed io in veste di clienti rilassati; Riccardo Benvenuti e la sua brigata, Francesco (che ci ha fatto visitare l'incantevole borgo, il wine bar e il cigar club, facendoci compagnia fino alle 16,30) ed Adriana che ci ha coccolati per due ore, in veste di professionisti dotati di grande modestia.

La Cucina del Toro di Milano

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Le informazioni si prendono ovunque, da amici, dalle guide (sempre più raramente) e soprattutto in rete. Passione Gourmet consiglia questo locale milanese e noi vi ci fondiamo, visto che potrebbe essere un'interessante scoperta. Prenotiamo per le 21, veniamo fatti accomodare in un ampio tavolo nella prima saletta proprio di fronte alla lavagna che segnala i piatti fuori carta, idea davvero simpatica. L'ambiente è molto piacevole, a partire dalle piastrelle vintage, alla tavola ben apparecchiata, alle comode sedie (seppur in legno). Viene servito un cestino contenente del pane alle noci, nero con semi, bianco e focaccia, tutto di pregevole fattura.

Valtellina Eroica - I Vini (seconda parte)

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Pronti a ripartire? 1. Valtellina Superiore DOCG 2007 - Dirupi Ancora un vino fatto da giovanissimi, Davide e Pierpaolo, che fa ben sperare nel futuro di questa meravigliosa zona. Qui siamo di fronte a un Valtellina Superiore fatto da uve che arrivano dal Grumello e dall’Inferno, con una resa di 40 hl per ettaro, 18 mesi barrique di Allier e 6 mesi in bottiglia. Piccola parentesi d’obbligo: sicuramente, durante le nostre chiacchierate su La Cinta Milanese, ci capiterà spesso di incontrare vini prodotti con l’utilizzo di barriques: non ne sono un estimatore, ma nemmeno un inquisitore. Perciò avanti con la massima sincerità nell’approccio gustativo senza alcun timore di sottolineare le esagerazioni e le storture che si incontrano in questo bellissimo mondo. Tornando al vino, ci troviamo di fronte a un bell’esempio di colore rubino, intenso, limpido, con qualche sfumatura granata che ci rimanda alla tipica colorazione del vitigno. Annata straordinaria e al naso lo si sente subito.

Valtellina Eroica - I Vini (prima parte)

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Addentriamoci ora nella degustazione vera e propria... 1. Spumante Metodo Classico Brut Rosè 2007 – Rainoldi Che significato può avere il partire da un metodo classico (o champenoise)? Significa accostarsi a un’assoluta novità per la zona? Non proprio poiché sul finire del ‘700, un certo Zoia, in Vite e vino in Valtellina e Valchiavenna, riporta che a Chiavenna si producevano vini chiusi in bottiglie che "fanno balzare il turacciolo, come quelli di Champagne". Vitigni utilizzati, la Chiavennasca al 92% e piccole percentuali di Pignola e Rossola, autoctoni della Valle. Queste uve si trovano ad un altezza compresa tra i 650 ed i 750 metri, altezza importante che garantisce una raccolta e una maturazione adatta a produrre un vino con le bollicine naturali. Alla vista un rosato pallido reso grazioso dalla presenza viva e persistente di bollicine molto fini. Mettiamo il calice al naso, forti e brevi inspirazioni ci parlano di un carattere semplice ma fragrante e fruttato, cro...

Le Grappe d'Or di Riquewihr

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In terra straniera è sempre complesso trovare un posto collaudato e sicuro, non si può far altro che fidarsi degli altri o del proprio istinto. Mi viene consigliato questo ristorante, controllo sul sito internet il menu e le foto dell'ambiente e prenoto con settimane d'anticipo un tavolo per due (il locale è sempre pieno). Gli orari sono molto "tedeschi", alle 18.30 ci si può tranquillamente accomodare al tavolo per consumare la propria cena. Noi con la nostra prenotazione alle 20 siamo proprio al limite consentito.

Valtellina Eroica

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“ Valtolina come detto valle circumdata d'alti terribili monti. Fa vini potentissimi e assai… ” Con queste parole di Leonardo nel Codice Atlantico, inizia il nostro viaggio alla scoperta dei vini della Valtellina. Parte con questa meravigliosa Valle – l’aggettivo esce spontaneo dopo aver percorso in auto la strada panoramica che da Montagna sale alla chiesa di Sant’Antonio e al Castello del Grumello – la mia avventura su questo “taccuino” alla ricerca del vino buono, bello e vero. Mettiamoci in marcia.

Trattoria La Guallina di Mortara

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Sembra incredibile come dopo tante recensioni in altri lidi ci si senta tesi nello scrivere le proprie impressioni su persone che lavorano per te, che ti servono con il sorriso e che vorrebbero farti trascorrere momenti sereni e golosi. Il primo scritto qui è come il primo giorno di scuola, ti senti spaesato, non conosci nessuno, vivi con la speranza di prendere il prima possibile confidenza con chi o cosa ti sta intorno. Vabbé ma ormai ci siamo quindi bando alle ciance, si parte!!