L'osteria di Nerito Walter di Cantello (VA)
Sarà che gli anni passano e si diventa
più buoni, sarà che nel commentare il lavoro altrui (soprattutto un
lavoro duro come quello del ristoratore) bisogna tener conto dello
sforzo protratto per anni tra sala e cucina, sarà che ricredersi è
così bello, sarà quel che sarà ma sono tornato da Nerito Walter
nonostante una brutta esperienza di qualche anno fa.
Quella volta si giunse appositamente
durante un pranzo feriale per testare una della poche tavole varesine
recensite dalla guida Osterie d'Italia, sicuri di trovare piatti
schietti e genuini, rimanendone ahimè delusi, vista la proposta
piuttosto risicata e confusa che non invogliò nessuno della
compagnia a tornarci di lì a poco.
Un post lavoro e la voglia di piatti
della tradizione ci ha riportati da queste parti con il desiderio di
rivedere il nostro giudizio e di godere di una buona cucina
casalinga.
Il servizio è quello e non è
cambiato. Il serafico signor Walter gestisce in solitaria una sala che
arriva a contenere una quarantina di persone, lo fa con un passo
“compassato”, pacifico e con un atteggiamento tutto suo, con
battute spiazzanti e dirette.
Il menu fortunatamente esiste ed è
scritto a mano, a matita. La carta dei vini invece è in perenne
stato di costruzione e revisione, meglio dare un occhio sulla mensola
e scegliere direttamente da lì, potendo solo immaginare il prezzo
delle bottiglie.
La pasta delle tagliatelle con funghi
porcini (9 euro) è ben tirata ed apprezzabile, il condimento però
manca un po' di nerbo e di amalgama.
Sorpresa invece riservata agli spatzle
di grano saraceno e quinoa con zucca e castagne (8 euro). Premettendo
che un formaggio fuso con maggiore personalità sarebbe stato ben
apprezzato, il connubio grano saraceno, zucca a tocchetti e castagne
rappresenta un perfetto comfort food autunnale, ben congegnato.
Semplice semplice, ma di gusto.
Passiamo ai secondi.
Casalingo nell'accezione più positiva,
il coniglio in umido con polenta (14 euro) che porta il commensale a
ripulirne le piccole ossa da ogni parte di carne.
Morbido e gustoso lo stinchetto di
agnello (14 euro) con le sue patate a dir poco burrose e golose.
Rivedibile invece la cottura
dell'ossobuco (15 euro), molto osso e poco buco - per gli amanti del
midollo – un po' troppo lesso e poco lentamente cotto. Ben
equilibrata invece la gremolada, giustamente agrumata.
Livello golosamente alto per il
comparto dolce con un tiramisù (5 euro) con leggera rivisitazione
(simil pan di spagna al posto dei savoiardi) leggero e con crema ben
compatta. Tutt'altro che stucchevole, anzi direi preciso, lo strudel
di mele (5 euro) con pasta leggerissima e perfetto equilibrio tra gli
ingredienti del ripieno.
Che poi dalla mensola si sia scelto un
Barbaresco Gallina 2012 Oddero (45 euro), ve lo dico solo ora.
Seducente nota di liquirizia ben abbinata all'agnello. Poi amarena,
prugna, sottobosco, tannino ben fitto e buona struttura da annata
generosa.
Felici di aver fatto (quasi) pace con
un locale che potrebbe tornare utile se di passaggio dalle parti del
confine italo-elvetico, venirci appositamente mi sembra scelta
abbastanza azzardata ma sapendo pescare dal mazzo una certa
soddisfazione la si può portare a casa.
Luca Formenti
Osteria di Nerito Walter
Via Roma, 4
21050 Cantello VA
Telefono: +39 0332 417802
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