Fivi 2016 - Assaggi
Ed eccoci qui, anche quest'anno al
mercato dei vignaioli indipendenti. Sempre più punto di riferimento
tra le fiere per appassionati del buon bere. Capace di raggiungere il traguardo dei
9000 ingressi, un numero quasi prevedibile dando un occhio alla coda
alle biglietterie a pochi minuti all'apertura del sabato. Convince
ogni anno per l'ampia scelta di artigiani del vino, per gli spazi
dedicati alla degustazione e l'aria di festa che si respira.
Poche ahimè le novità assaggiate in
questo veloce passaggio, alcune però davvero curiose e di sicuro
interesse per il futuro.
Costa Archi
Linea di prodotti da matita rossa, da qualche tempo non sentivo i vini di Gabriele Succi. Grandissimo sangiovese di Romagna, Assiolo '14 beverino, Monte brullo '12 coinvolgente e Gs '13 vino di gran prospettiva. Filo conduttore mineral/acido come piace a me. Scorta fatta. Prezzi 10, 15 e 25 franco cantina.
Marta Valpiani
Porto a casa con piacere il Marta Valpiani bianco 2015 da uve Albana, Elisa ha saputo fare un gran lavoro su questo vitigno e lo risentirò con piacere tra le mura di casa, così come i suoi sangiovese sempre in crescita.
Abraham
Passiamo in alto Adige. Il suo pinot bianco Art regala struttura ed eleganza e se non fosse per il prezzo (35 euro) sarebbe da comprare a casse. La schiava ha un profilo più impegnato rispetto ad altre versioni tutto fruttino rosso, “sottoboschiva” dal tannino fitto. I pinot nero sono ancora in fase di gioventù spinta ma di ottima prospettiva.
Patrick Uccelli
Si era detto già lo scorso anno e anche quest'anno conferma di essere un campione delle tipologie pinot bianco e pinot nero.
Ermes Pavese
Il suo Blanc de Morgex e de la
Salle, normalmente con declinazione simili all'acqua di sorgente, offre
un frutto maturo figlio dell'annata calda, sempre di buon equilibrio
ma lontano parente delle ultime edizioni. Sempre marcato in gioventù
dal legno il fratello Nathan.
Togni rebaioli
Enrico presenta l'Osol 09, un
bellissimo esempio di vino per pranzi con amici, goloso. Più
complesso il suo nebbiolo 2014 nonostante fosse stato appena
imbottigliato e sempre ottima la barbera vidur 2012 in magnum.
Casa Benna
Offre un gutturnio 2015 che mantiene la
buona spinta acida della barbera e golosità nel frutto, la riserva
2012 invece non è ancora pronta soprattutto al naso, con qualche
punta di ceralacca ma sicuramente di prospettiva. I prezzi? 5 e 7
euro.
Barbaglia
Oltre al più noto Boca 2011 segnalo i
2013 di Nebbiolo Silente e della Vespolina Ledi, da bere senza
ritegno.
Walter Massa
Quantomai spiazzanti i 2014 di Massa, quasi burrosi nelle riserve e di frutto il Derthona, da
risentire. Memorabile la pancetta offerta al banchetto, lacrimuccia.
Prà
Altra
linea convincente, a partire da un base da beva.
Tra
tutti scelgo il Monte Grande che sa coniugare struttura e freschezza con una decisa spinta del trebbiano di Soave ed un giusto apporto del legno ben dosato.
Lino Maga.
L'abboccato 2015 (29 euro) finisce in
un battibaleno. Più austero il 2013, acquistato per essere
conservato.
Ho deciso, il prossimo anno mi prendo
un weekend di ferie e qualche appunto in più, giuro.
Luca Formenti
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