Gita in Valle d'Aosta
Come ogni anno la scorta personale di vini delle denominazioni Carema e Donnas mi porta al confine tra Valle d'Aosta e Piemonte, rispettivamente un po' al di qua e un po' al di là della linea che divide le due regioni.
E, come spesso capita, non riesco ad accontentarmi di un veloce passaggio ma mi faccio prendere la mano, quest'anno ancor più del solito. Se le volte scorse ho raccontato la storia di La Vrille e poi della trattoria Omens ecco che in questa occasione avrò il piacere di presentarvi qualche novità (almeno per me).
Lo zampino - fondamentale - è stato quello di Fabrizio Gallino, Enofaber per gli internauti, che ringrazio per i preziosi consigli enoculinari, e un po' per condividere con lui le responsabilità del mio post :D
Partiamo dalla visita a Didier Gerbelle ad Aymavilles. Giovane e capace, Didier è un one man show in grado di condurre con ottimi risultati l'azienda inizialmente in mano al nonno.
Tra i vari assaggi di giornata da segnare sicuramente sul taccuino la Premetta, vitigno ormai dimenticato e vinificato in rosato da Didier, con quel suo meraviglioso naso che alterna frutto e fiore caldo ed il Na! dalla beva tesissima e sapida. Sempre convincente anche il Peque-Na da uva Cornalin 70%, Premetta 15% e Fumin 15%. Prezzi che si aggirano per molti dei citati sui 13 euro a bottiglia, fuori dal coro soltanto il prezioso Fumin proposto a 40 euro che viene messo in vendita dopo un lungo affinamento in botte, oggi disponibile con il millesimo 2010.
Per le ore 13 abbiamo prenotato presso il ristorante Sur la Place che offre un menu per il pranzo con alcuni piatti fuori carta. Viene chiuso un occhio in cucina e ci viene permesso di pescare dalla carta della sera. Veniamo fatti accomodare nell'enoteca con cucina posta proprio alle spalle del ristorante, un locale delizioso con impronta vintage che offre una delle mescite più interessanti viste finora, menzione per quella 40ina circa di champagne serviti al tavolo da 33 a 45 euro a bottiglia, chapeau.
Da buoni forestieri punteremo su un Torrette Superior '14 di Chateau Feuillet che offre un frutto caldo, dato dall'appassimento delle uve, e da una delicata speziatura, un'azienda che permette di andare spesso sul sicuro.
Il tortino di verdure glassato con la fondutina di formaggi dell’Erbavoglio e polvere di sale nero di Cipro presenta una base più croccante e un corpo morbido che sa mantenere una certa allegria degustativa nonostante la materia grassa presente.
Il sushi di Valdostana, mocetta, speck (14 euro). offre buona qualità delle carni, giusto il quantitativo ed il condimento quasi neutrale. Affettati buoni ma piuttosto giovani.
La pasta fresca all’uovo e il ragù espresso di coniglio piemontese con olive di Taggia (12.00 euro)
I ragù in bianco rappresentano sempre una cartina al tornasole. L'assenza della salsa di pomodoro che fa da legante deve essere sopperita da un giusto uso di grassi e da tempi di cottura perfetti per riuscire a legare con la componente amidacea. Nonostante il gusto assolutamente equilibrato e gradevole, la pasta giunge un poco asciutta, non perfettamente legata con il condimento.
La pasta Rummo con salsa al bleu e noci (7,50 euro). Dal menu del pranzo, fa il suo dovere con quella sua giusta ruffianità.
Tonno di coniglio (11 euro). Morbidissime le carni, anche qui si nota l'uso calibrato del sale, mai eccessivo. Molto piacevole.
Selezione di formaggi. Tre caprini e due vaccini tra cui una fontina dalla media stagionatura con i quali si salgono lentamente i gradini del gusto.
Dopo una lunga chiacchierata ed un grappa artigianale di pregevole fattura ci congediamo per alcuni acquisti nell'attigua Bottega dell'Erbavoglio. Ottima selezione di formaggi selezionati ed affinati da stefano Lunardi oltre che conserve della valle e selezione ampia di piccoli produttori vitivinicoli, dal mazzo pescheremo un "si" (petit rouge) dei giovani produttori Les Petits Riens e un pinot nero di D&D.
Si è fatta una certa e Les Granges ci aspetta. Gualtiero Crea purtroppo è impegnato quest'oggi, sarà la moglie ad ospitarci prima in vigna e poi nella sala degustazione/cena della nuova struttura che presto entrerà a pieno regime grazie all'apertura dell'agriturismo (che magari recensiremo l'anno prossimo).
L'azienda segue i dettami dell'agricoltura biodinamica da ormai diversi anni ed è riconosciuta in valle per la ricerca di qualità.
Alloggiamo all'hotel...no dai tralasciamo questa parte perché la nostra schiena ha un brutto ricordo di quel materasso.
Agriturismo la Famille.
Partiamo con l'idea di poterci allietare con un cena semplice, fatta di gusti tradizionali e così sarà.
Il carpaccio poco considerato in alcune recensioni lette in rete è di una morbidezza esemplare, tagliato sottilmente e ben condito con buon olio evo, sale, pepe e un tocco di limone più percettibile sulle fette servite come bis.
Buoni i salumi, in particolar modo quello più fresco di bovino e suino, convincente anche quello con qualche mese di stagionatura in più sulle spalle e dal formato contenuto e la mocetta.
In accompagnamento solo vini dell'azienda Grosjean, sia sfusi che in bottiglia, tra questi punteremo sul Fumin 2012 (18 euro) che necessita di una buona mezzora di ossigenazione prima di rivelare un frutto ripulito da sentori animali decisi. Di corpo nonostante un tenero alcolico contenuto, buona la beva e la speziatura.
Seguono intermezzi come vol au vent al formaggio e torta salata, due elementi che normalmente non vado a cercare ma che qui spiazzano per quella delicata semplicità che mantengono intatto il livello fin qui raggiunto.
Come primo delle golose crespelle, impasto sottile, generosa componente casearia e morbida besciamella.
Magari ci si aspettava qualcosa in più dallo spezzatino che offriva parti venate e morbide ed altre un po' più arcigne ma dal gusto pregevole, accompagnate da polenta.
Tra i dolci panna cotta ai lamponi, crème caramel, torta morbida di pesche.
Il menu completo, pagato 22 euro alla cassa, sicuramente allieta il nostro portafoglio, qui si intende far star bene ed in famiglia, ciò che serve in alcuni frangenti, soprattutto se in compagnie ampie.
Concludiamo la nostra due giorni con le già nominate cantine di Donnas e la dei produttori di Carema. Terminato il Donnas 2012, prodotto in quantità limitate ed andato a ruba, compreremo al buio il millesimo '13 e proveremo una nuova etichetta che vuole valorizzare il vitigno principe da queste parti, quel Picotendro che andrebbe maggiormente valorizzato. Prima annata ('15) di un vino ancora estremamente giovane e che richiama decisamente la freschezza del frutto piuttosto che l'austerità del fratello maggiore "tagliato" con freisa e neyret.
A Carema troveremo la sempre gentile Selena che ci farà assaggiare un'ottima riserva '12, già in ottima forma, bevibile ora e per qualche decennio, un classico '13 ancora in cerca di equilibrio ma dalle buone aspettative, e un parè 14 figlio di un'annata minore e non del tutto convincente. Carichiamo come il sempre il baule dell'auto e rientriamo con il solito sorriso stampato.
All'anno prossimo con qualche novità o qualche conferma.
Luca Formenti
Didier Gerbelle
Frazione Cheriettes, 20
11010 Aymavilles AO
Tel. +39 339 843 3452
Ristorante Sur La Place
Piazza Papa Giovanni XXIII, 8
11100 Aosta
Tel.: +39 0165548661
Cell.: +39 328 0760227
Les Granges
loc. Les Granges 1
11020 Nus AO
tel: +39 0165 767229
cell: +39 339 4896438
e-mail: info@lesgrangesvini.com
Agriturismo La Famille
Frazione Chez Ies Volget, 4
11020 Brissogne
Tel.: +39 0165 762082
Caves Cooperatives De Donnas
Via Roma, 97
11020 Donnas
Tel.: +39 0125 807096
http://www.donnasvini.it/
Cantina Produttori Nebbiolo Di Carema
Via Nazionale, 32
Carema TO
Tel.: +39 0125 811160
http://www.caremadoc.it/
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