Divin Porcello di Masera (VB)
‘Homo est quod est’: con questa scritta sui muri esterni, il cliente si appresta ad entrare al Divin Porcello, il coloratissimo e allegro locale sito in una contrada del comune di Masera. ‘L’uomo è ciò che mangia!’ e il nome del ristorante fa pensare a cose belle sostanziose, di sicuro in contrasto con l’inappetenza. Così è. Ci siamo presentati in quattro belli aitanti e affamati giovani e la ragazza di sala ci fa accomodare in una della diverse salette che ospitano al massimo una sessantina di persone.
Fuori fa abbastanza freddo, siamo già a novembre inoltrato e quindi è il momento migliore per assaggiare quello che questa zona dell’alto verbano offre.
Su tutti svetta il prosciutto di maiale, perfetto nella sua stagionatura, fantastico nel sapore non troppo salato e invadente. Sarebbe stato da fare il bis solo con un piatto pieno di queste splendide fette, ma non erano da meno la lombatina e il lardo, quest’ultimo che si scioglieva in bocca lasciando un palato vellutato e ben aromatizzato.
La ‘golosaggine’ mi porta a prendere anche i formaggi perché fra capre e vacche, la zona è ben rappresentata. Non sono rimasto deluso, infatti il caprino avvolto nella verza è di una bontà disarmante, così come il Bettelmatt.
Saltiamo i primi perché i miei amici che hanno sponsorizzato il locale, mi hanno detto di scegliere la ‘Lauscera’ (o ‘Laugera’), carne di maiale che ogni cliente si cuoce autonomamente attraverso la pietra caldissima e cosparsa di sale sita dentro il piatto.
Il tutto viene completato da buone patate al forno e quattro salsine a base di maionese aromatizzate all’aglio e prezzemolo, curry, naturale e peperoncino. Le parti della carne di maiale che vengono presentate sono la lombata e il filetto.
E’ simpatica l’idea di cuocersele da soli, così uno fa un po’ come vuole. Non mi ha entusiasmato tanto invece sia il taglio troppo sottile e approssimativo che il sapore della carne stessa, forse perché sono abituato ad avere maiali lavorati in casa, ma questo dettaglio non farà certo girare in negativo il giudizio del locale.
Questi piatti li abbiamo accompagnati con un più che onesto Prunent, parente del nebbiolo, ma non per questo da mettere in secondo piano, anzi. Essendo un vino sfuso uno non pretende chissà cosa, ma la qualità è più che soddisfacente.
Io termino la cena con una sostanziosa (e non poteva essere altrimenti no?) fetta di torta Panelatte, tipica ricetta di recupero del pane raffermo unito con latte, cioccolato e frutta secca.
Ci vuole un bel caffè quindi per scaldare i motori della digestione che nonostante la quantità non ha avuto alcun problema, indice questo che la qualità dei prodotti è stata notevole. Il Divin Porcello è un locale adatto a cene fra amici, un po’ chiassoso e allegro, dove si mangia con poco più di 30 euro uscendo soddisfatti. Nel nostro caso l’unica osservazione da fare sono stati i tempi di attesa, ma c’è da considerare che il locale era pienissimo (tutti parenti di Berlusconi?) e abbiamo atteso un bel po’ anche per il conto che si è assestato a 33 euro a testa. Rapporto qualità prezzo buono.
Alberto Lorenzini
Ristorante tipico del Divin Porcello
Fraz. Cresta 11, 28855 Masera (VB)
Tel. +39 0342 35035
Cell. +39 348 2202612
Mail. info@divinporcello.it
Web. www.divinporcello.it
Chiuso il lunedì
Commenti
Posta un commento