Osteria San Giulio - Badia di Dulzago (NO)


E pensare che c'è ancora qualcuno che non vede di buon occhio il proliferare di blog che parlano di ristoranti. Quando si lavora bene, quando l'oste riesce a farti sentire a casa scambiando battute, offrendo consigli che vanno sempre a segno, non bisogna avere paura di chi si permette di giudicare perché, a meno che non sia un totale stolto, il risultato non sarà altro che far conoscere luoghi rappacificatori come questo ad una stregua di ignari.

Il merito in questo caso è tutto di Roberto Mostini, alias il Guardiano del Faro, che con il suo (e non solo suo) Armadillo, dispensa consigli sia a chi è alla ricerca della trattoria fedele alla tradizione sia chi non si muove da casa se il locale non è premiato con almeno una stella, un servizio utile alla comunità della rete, riconoscendogli - anche nell'estetica della sua proposta - un qualcosa in più rispetto ai colleghi.

Giungiamo in questo minuscolo borgo sperduto, quasi dimenticato da Dio, ma per fortuna non dagli uomini che ci lavorano e che, oltre all'Osteria San Giulio, hanno ridato vita ad una piccola bottega e ad un'azienda agricola.

Lasciamo la nostra auto fuori le mura e ci addentriamo a piedi alla ricerca dell'osteria. Pochi passi sulla strada non asfaltata e giungiamo di fronte ad un'entrata delle più semplici.


Siamo i primi clienti della giornata a quanto pare, veniamo fatti accomodare nella saletta più esterna con vetrate che danno sulla campagna. Tovagliato tipico da trattoria, per tipologia e colori sgargianti, un ritorno ai tempi che furono in ambiente curato.


Scambiamo le prime battute con i responsabili di sala che ci descrivono alcune delle proposte presenti sul menu come l'antipasto Badia, piuttosto complesso. Piatti che vanno dai 7 ai 14 euro, menu dell'Oste a 30 euro bevande escluse.

La carta dei vini è praticamente a km zero, offre un numero discreto di bottiglie dal prezzo contenuto e, come avremo modo di testare, dalla qualità interessante come il Brigantino '11 di Francesco Brigatti. Nessuna denominazione, un vino rosso che allieta con la sua semplicità, un inno alla freschezza con quelle note morbide che lo rendono succoso (e una etichetta che mi piace molto).


Partiamo ovviamente con l'antipasto Badia sopracitato comprensivo di Colesterolo, lardo con una piccola vena magra; insalata di pollo e sedano che detta così sembrerebbe cosa scontata, e che invece ci ha spiazzati per golosità; mousse di tonno e cetrioli con la sua vena acetata sgrassante; carpaccio di carne salata con grana; chiodini sottolio; cipolline sottaceto; insalata di fagioli di spagna con cipolla e prezzemolo; profumatissima mousse di caprino con crostini; tagliere di salumi con prosciutto crudo della Val Vigezzo, il morbido "nino" (da parti del salame tagliate grossolanamente al coltello ed insaccate), salame d'asino,  salame della duja (dolce e profumato) ed infine la decisa fidighina che mi riporta alla visita in Val Veddasca dove vi è la tradizione di inserire il vin brulè nell'impasto.





Per Stefano - che ha voluto distinguersi dal gruppo - c'è l'insalata di carne cruda marinata alla senape. Tenera la fibra della carne e ben calibrato il condimento, per un piatto che alla fine si è mischiato tra i mille altri giunti al tavolo.


I bicchieri piangono e passiamo ad un seconda bottiglia, ci fidiamo dell'oste, vista la sua tendenza a dispensare buone dritte, ordinando Il Tarlo '07 Anzivino. Al naso balsamico a dir poco, tanta frutta rossa, bocca morbida, buon tannino (e pensare che altre etichette di questo produttore non mi erano piaciute, bello cambiare idea).


Terminata l'impegnativa sequenza, uno stomaco dalla media capienza sarebbe stato già piuttosto soddisfatto grazie (o a causa) del semplice ma fragrante pane servitoci in accompagnamento, ma non possiamo tirarci indietro di fronte a primi e secondi, così puntiamo forte su un piatto che spesso mi ha dato grandi soddisfazioni, La Paniscia Novarese. Come ben dicono qui, la ricetta di base è una ma poi di casa in casa, di massaia in massaia, qualche ritocco vi è sempre. Qui siamo di fronte ad un piatto ghiotto, nel quale i sapori dell'orto abbracciano quelli grassi di lardo e mortadella di fegato, ne senti la consistenza, lo assapori, lo gusti, non ne puoi più fare a meno.


Notevoli anche gli agnolotti piemontesi, ripassati nel sugo degli arrosti utilizzati per confezionare il ripieno, sfiziosi, anche gli utlimi, rimasti nella pirofila tiepidi, quasi freddi, ma buoni (ci hanno insegnato che non si lascia nulla nel piatto).


Per l'amico Joe invece lo stinco di vitello con patate e fagiolini. Nervetto dalla giusta croccantezza, buona consistenza delle carni e buon intingolo, piacevoli anche le patate.


Non ci facciamo mancare il dolce, anche in questo caso ci vuole qualche assaggio. A partire dai classici tiramisù e mousse di cioccolato serviti, in via eccezionale ensemble, in versione mignon.


Poi semifreddo al croccante, dolce e croccante - appunto - al punto giusto.


La sorpresa è arrivata invece da un dolce che forse non avrei mai ordinato, la panna cotta alla menta. Invitante e fresca al tempo stesso, un rimando a quel latte e menta che per anni ha costituito la mia merenda preferita in estate, il dolce perfetto per la stagione.


Concludiamo con caffè, liquore alla liquirizia prodotto in casa e grappa di Möt Ziflon di Brigatti, morbida ma decisa con i suoi 45° gradi che si fanno sentire.

Siamo provati ma contenti, le battute con gli osti si sono susseguite ed il tempo è veramente volato, onestamente ho trovato pochi professionisti con questa verve, con questa capacità di farti sentire a casa, mai invadenti ma presenti, al momento giusto, con i tempi giusti. Simpatia innata e capacità recepite sul campo sono un binomio vincente, imbattibile, decisivo, spiazzante, della serie "da clonare", applausi.

Luca Formenti

Osteria San Giulio
Badia di Dulzago 
28043 Bellinzago Novarese (NO)
Tel. +39 032 198101
Chiuso domenica sera, lunedì e martedì.

Commenti

  1. gdf alias Mostini, non Morsini

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    Risposte
    1. Aridaje!! Niente, il cognome di Roberto non mi rimane in mente, chiedo pubblicamente scusa.
      Grazie per la segnalazione
      Luc

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